Lo zoccolo del cavallo
Proprio come l’unghia umana lo zoccolo è una struttura che origina dalla cute, è costituito da uno strato superficiale (epidermide) e da uno strato più profondo (derma). Da modificazioni dell’epidermide si formano le diverse strutture esterne dello zoccolo. Quasi sempre l’attenzione viene rivolta alla ferratura e spesso si trascurano la cura e il mantenimento della salute dello zoccolo. Per il cavallo atleta lo zoccolo ha la stessa funzione e la stessa importanza dei pneumatici per una formula uno.
Lo zoccolo di un cavallo atleta di 500 kg sopporta un peso di circa 125 kg che sono concentrati su una superficie di 12-15 centimetri quadrati. Quando il cavallo ricade dopo un salto di un metro e mezzo, il peso che va a gravare su ciascuno zoccolo supera i 1000 kg. Da questi dati si comprende con quale efficienza questa magnifica e complessa struttura svolga la funzione di ammortizzatore per proteggere l’articolazione dai traumi.
La flessibilità dello zoccolo
La caratteristica più importante che le varie componenti dello zoccolo devono avere per la salute dei “piedi” del cavallo, è la FLESSIBILITÀ. Per ottenere il massimo della flessibilità, e quindi la massima protezione, delle falangi e del sesa- moide bisogna agire sia attraverso un intervento diretto sullo zoccolo sia mediante una mirata in- tegrazione alimentare, che consenta di apportare all’organismo tutte quelle sostanze che ga- rantiscono il corretto accrescimento e il mantenimento della salute dell’unghia.
Una carenza di queste sostanze nutritive si traduce in un assottigliamento degli strati di cheratina che formano lo zoccolo il quale risulta così più fragile.
Al fine di mantenere o ripristinare la naturale flessibilità dello zoccolo sono di fondamentale importanza la collaborazione e la professionalità del maniscalco.
Un appropriato intervento di mascalcia è indispensabile per conservare uno stato di salute ottimale dello zoccolo; al contrario una fer- ratura eseguita in modo non corretto può compromettere il raggiungimento dell’obiettivo.
È opinione comune il fatto che per rendere morbida la muraglia sia sufficiente applicare su di essa un unguento o un grasso (qui puoi vedere il nostro grasso per zoccoli).
Ciò è vero solo in parte a causa della composizione cheratinica fortemente corneificata della muraglia che rende questa struttura poco capace di assorbire. La moderna scienza cosmetica umana ha dimostrato che non è possibile idratare dall’esterno un tessuto fortemente cheratinizzato come quello dell’unghia.
L’approccio più corretto è quello di evitare la perdita del tenore fisiologico di umidità. Si impedisce così la disidratazione dell’unghia. L’utilizzo di materie prime innovative consente alle moderne creme l’ottenimento di ottimi risultati in termini di mantenimento dell’idratazione naturale e dell’elasticità dello zoccolo.