Ticchio di Appoggio Equino
Il ticchio d’appoggio rientra in quelle patologie comporta- mentali che il cavallo può contrarre in condizioni fortemente divergenti da quelle che asseconderebbero in natura la sua indole. I Cavalli tenuti nei box e che escono solo per il la- voro, che non hanno possibilità di movimento, che non hanno possibilità se e quando mangiare subiscono quotidiani stress che possono provocare alterazioni nel comportamento che in seguito possono essere assunti anche dai soggetti che condividono gli stessi spazi.
Il cavallo è un animale di branco, socievole con i suoi simili e con l’uomo, che sottostà a gerarchie ben precise, in natura passa buona parte della giornata a mangiare e muoversi. La vita di scuderia si allontana radicalmente da questo modo di vivere e arreca danni al cavallo sia di natura psicologica che fisica.
Cos’è il ticchio d’appoggio?
E' un movimento che il cavallo compie appoggiando i denti incisivi su un oggetto, tirando indietro la testa, inarcando il collo e nel contempo ingerendo aria, saliva ed emettendo un rumore simile ad un grugnito. Questo vizio può provocare gravi danni alla salute del cavallo: consumo dei denti eccessivo, ipertrofia della muscolatura del collo, disturbi digestivi e soprattutto coliche gassose.
Cosa provoca il ticchio d’appoggio?
Nonostante questo comportamento sia associato a condizioni di stress è stato ipotizzato che sia una reazione adattativa dell’animale nel combattere un’acidità gastrica eccessiva. Nicol infatti prese in considerazione l’ipotesi che questo tic fosse un tentativo da parte del cavallo di pro- durre saliva per tamponare l’aumentata acidità nello sto- maco causata da un’alimentazione a base di concentrati. I cavalli normalmente producono saliva soltanto quando masticano.
Un’alimentazione errata e un quantitativo di alimento giornaliero che viene razionato in pochi pasti fa si che il tempo dedicato alla masticazione e quello dedicato alla produzione di saliva sia ridotto con il risultato che l’acidità gastrica aumenta, causando in genere la formazione di ulcere. Il ticchio d’appoggio non è così efficace come la masticazione del foraggio per la produzione di saliva e così il comportamento si intensifica. Si tratta di un tentativo di adattamento infruttuoso come si evince dal frequente rilievo di ulcere gastriche (Nicol et al., 2001)
Cosa fare?
PSICOTERAPIA: È fondamentale per favorire la guarigione del cavallo ed è importante per prevenire le ricadute. Se il cavallo ha un box con vicino cavalli che lo disturbano, la prima cosa da fare è cambiare il box e sceglierne uno con compagni vicini tranquilli. Scegliere un padock dove lasciare il cavallo almeno quattro ore al giorno.
IDEALE 8 ore al giorno. È importante togliere la bacinella del mangiare e quella del bere dal box e fornire l’acqua in secchi puliti.
1° PSICOTERAPIA: minimo 4 ore di paddok al giorno
2° FIENO SEMPRE A DISPOSIZIONE DEL BOX
3° SOMMINISTRARE TA1 due volte al giorno
4° SOMMINISTRARE TA 2 due volte al giorno
5° SOMMINISTRARE il mangime a terra sopra al fieno