La dermatite estiva recidivante
Che cos’è la dermatite estiva recidivante La Dermatite Estiva Recidivante (D.E.R.) è una patologia di origine allergica. In particolare si tratta di una reazione di ipersensibilità di tipo I che si manifesta in conseguenza all’interazione tra allergeni e specifici anticorpi della classe delle IgE (Immunoglobuline E).
Nelle reazioni di ipersensibilità e nelle allergie, l’organismo che viene in contatto con un antigene produce una serie di cellule immunitarie e di immunoglobuline che sono in grado di reagire nel caso di un nuovo contatto con lo stesso antigene (specificità).
Nella maggior parte dei casi il contatto con l’allergene determina una risposta infiammatoria localizzata il cui obiettivo è l’eliminazione dell’antigene senza danneggiare eccessivamente l’organismo dell’ospite. In alcuni casi, tuttavia, la risposta infiammatoria può essere eccessiva (in termini quantitativi) e inadeguata (in termini qualitativi) con conse- guenze dannose nei confronti sia dei tessuti sia dell’intero organismo.
La D.E.R. si manifesta nei cavalli dopo il primo anno di vita
La D.E.R. si manifesta nei cavalli dopo il primo anno di vita, questo perché è necessario un periodo di tempo adeguato affinché il sistema immunitario venga in contatto con l’antigene e si abbia la sensibilizzazione all’al- lergene. Questa forma di dermatite compare con maggiore frequenza nei cavalli di 2-4 anni di età.
Studi epidemiologici condotti da gruppi di ricerca in tutto il Mondo, hanno permesso di identificare la causa della D.E.R. nella reazione di ipersensibilità alla puntura di insetti, in particolare a quelli appartenenti al genere Culicoides. I Culicoides hanno l’aspetto di piccoli moscerini lunghi circa 2 mm; sono provvisti di due ali macchiettate e di un appa- rato boccale di tipo pungente.
L’habitat di questi insetti è costituito da pozzanghere d’acqua stagnante, abbeveratoi, fango e, in generale, qualsiasi luogo umido. La femmina è ematofaga e, contrariamente alla puntura del- la zanzara che colpisce i capillari sanguigni, con il suo apparato pungente provoca una piccola emmorragia a livello cutaneo; attraverso questa lesione l’insetto effettua il suo pasto di sangue.
I Culicoides sono attivi nel periodo che va da marzo a ot- tobre con un massimo tra la tarda primavera è l’inizio del- l’estate. Questi insetti prediligono le ore del crepuscolo e del tramonto. Alcune specie hanno mostrato attività sia all’alba sia nelle prime ore serali. Il sintomo principale è il prurito molto intenso.
Altro segno è costituito dalle lesioni cutanee che compaiono nei punti dove si sono verificate le punture e che sono la conseguenza del fatto che l’animale si gratta per alleviare il forte prurito. Le zone dove più frequentemente il cavallo viene punto sono la criniera, la linea alba, le zampe e il dorso. In queste aree, in seguito alla puntura dei Culicoides, compaiono delle papule accompagnate da piccole zone eritematose. Nel tentativo di dare sollievo al costante prurito l’animale si gratta insistentemente danneggiando i crini e il mantello.
Così facendo i crini si spezzano e compaiono aree com- pletamente prive di peli; in queste zone la cute risulta ispes- sita e desquamata. Il perdurare del prurito fa sì che il cavallo per grattarsi ricorra a oggetti presenti nell’ambiente dove vive come steccati e recinzioni, procurandosi così escoria- zioni e abrasioni. Il modo migliore per evitare la D.E.R. è impedire che il cavallo venga punto dagli insetti. Questa strategia è di difficile ma non impossibile attuazione.
Visto che l’attività dei Culicoides si svolge prevalentemente al tramonto e all’alba, è opportuno ricoverare gli animali nelle ore serali, fino al mattino, in locali chiusi con finestre provviste di zanzariere. Un’efficace protezione del cavallo può essere effettuata utilizzando specifici insettorepellenti.
Di fondamentale importanza è il problema dell’intenso prurito che costringe l’animale a grattarsi fino a procurarsi lesioni alla cute. Ottimi risultati si ottengono applicando sulle aree interessate prodotti dalle proprietà antipruriginose, lenitive, emol- lienti e ristrutturanti che diano sollievo dal prurito e consentano la riparazione dei tessuti nelle aree in cui la cute ha perduto la sua integrità.
Da non trascurare l’aspetto del l’igiene del cavallo
Nelle zone in cui sono presenti le lesioni la cute risulta non più integra e, di conseguenza, non più in grado di svolgere la sua principale funzione che è quella di difesa. Un mantello non perfettamente integro fa sì che l’animale sia maggiormente esposto ad aggressioni batte- riche e fungine. Va sottolineato, inoltre, che gli insetti sono particolarmente attratti dall’odore del cavallo; una strategia vincente nella lotta alla dermatite estiva recidivante dovrebbe prevedere anche la pulizia quotidiana dell’animale. L’impiego di shampoo delicati consente un’efficace detersione senza irritare una cute che si trova in uno stato di sa- lute non ottimale.